martedì 24 settembre 2013

Fare del bene...no grazie


Salve a tutti, vi voglio raccontarle una storiella dei giorni scorsi che mi fa capire  il perché la gente non si fidi più di nessuno.
Pur essendo una cosa assurda…immagino non ci si debba più stupire, e magari è una cosa già risaputa da molti, ma per il restante della gente che non sa nulla vi informo di quanto è accaduto.

Ho buttato diversi panni dentro un raccoglitore per la raccolta dei vestiti usati dei tanti che sono in giro per Rimini, nella mia “poetica” convinzione di poter realmente aiutare qualcuno almeno con una cosa del genere.
Purtroppo i fatti di vita che ogni giorno viviamo mi ha fatto passare la voglia di credere a tutte le varie forme di richieste di “aiuti” che ogni giorno siamo “costretti” ad assorbire. 

Da chi ti ferma per strada per una firma a favore di…a chi vuole soldi per curare chi…chi chiede soldi per un paese sconosciuto…e così via.
Fino a spesso poi trovarsi di fronte ad altre realtà:
Associazioni inesistenti, e veniamo a sapere  di aver regalato soldi a qualcuno che in realtà non aveva bisogno, ma che si è preso i nostri soldi prendendoci in giro.
Torniamo a noi, sono stato al mercato a fare un giro e fra le tante bancarelle noto una in particolare che vende vestiti usati.

Prezzi bomba e articoli messi molto bene…tra cui mi sembra di notare un giacchetto simile a quello di mio figlio…e guardandolo bene, più che simile era proprio il giacchetto di mio figlio, infatti riportava al suo interno nella targhetta, il nome e l’iniziale del cognome scritto da me a suo tempo.
Vi dico sinceramente che in quel momento ho provato una forte,  “incazzatura” mista a quella profonda e insanabile delusione che mai più si potrà colmare.
Io non so come il giacchetto sia finito li.
Penso che ogni altra parola sia di troppo, ognuno avrà le sue idee per giudicare, ma se anche in questo caso c’è un'altra ennesima truffa ai cittadini per alimentare un ennesimo giro di affari illeciti, ci dobbiamo tutti sparare.

GianVi