Salve a tutti, vi voglio raccontarle una storiella dei giorni scorsi che mi fa capire il perché la gente non si fidi più di nessuno.
Pur essendo una cosa assurda…immagino
non ci si debba più stupire, e magari è una cosa già risaputa da molti, ma per
il restante della gente che non sa nulla vi informo di quanto è accaduto.
Ho buttato diversi panni dentro
un raccoglitore per la raccolta dei vestiti usati dei tanti che sono in giro
per Rimini, nella mia “poetica” convinzione di poter realmente aiutare qualcuno
almeno con una cosa del genere.
Purtroppo i fatti di vita che
ogni giorno viviamo mi ha fatto passare la voglia di credere a tutte le varie
forme di richieste di “aiuti” che ogni giorno siamo “costretti” ad assorbire.
Da chi ti ferma per strada per
una firma a favore di…a chi vuole soldi per curare chi…chi chiede soldi per un
paese sconosciuto…e così via.
Fino a spesso poi trovarsi di
fronte ad altre realtà:
Associazioni inesistenti, e
veniamo a sapere di aver regalato soldi
a qualcuno che in realtà non aveva bisogno, ma che si è preso i nostri soldi
prendendoci in giro.
Torniamo a noi, sono stato al
mercato a fare un giro e fra le tante bancarelle noto una in particolare che
vende vestiti usati.
Prezzi bomba e articoli messi
molto bene…tra cui mi sembra di notare un giacchetto simile a quello di mio
figlio…e guardandolo bene, più che simile era proprio il giacchetto di mio
figlio, infatti riportava al suo interno nella targhetta, il nome e l’iniziale
del cognome scritto da me a suo tempo.
Vi dico sinceramente
che in quel momento ho provato una forte, “incazzatura”
mista a quella profonda e insanabile delusione che mai più si potrà colmare.
Io non so come il giacchetto sia
finito li.
Penso che ogni altra parola sia
di troppo, ognuno avrà le sue idee per giudicare, ma se anche in questo caso
c’è un'altra ennesima truffa ai cittadini per alimentare un ennesimo giro di
affari illeciti, ci dobbiamo tutti sparare.
GianVi