lunedì 7 luglio 2014

Gnassi non è il mio sindaco - parte terza -


 
Salve a tutti, continuo a sentire un bisogno incessante di far capire a quegli INVORNITI di Riminesi che hanno votato per avere questo sindaco, come per colpa loro stiamo andando allo sbando in città.

Adesso spero che dopo tutto questo NULLA che ha combinato fino ad ora il sindaco vi siate svegliati...anche se ne dubito visto che come pecore continuate a fare le solite cose senza pensare. Lo avete votato senza nemmeno conoscerlo ma solo perché il suo nome era a fianco del simbolo ex "falce e martello".

Vi rendete conto di quanto non faccia nulla se non presenziare ai ricevimenti?

Ogni giorno apro il giornale e vedo quella faccia da presa in giro che taglia un nastro di un locale, o presenzia a aperitivi, cene, allo stadio e fregnacce varie.

Vi rendete conto che non sa fare altro, vi rendete conto che il suo unico scopo e attendere la notte rosa e assicurare la presenza della ruota panoramica.

Lo avete mai visto proporre qualche cosa per Rimini e per i suoi cittadini?

Adesso che ci penso si, furtivamente una notte in modo che nessuno potesse contrariarlo, ha accettato di fare pagare a noi Riminesi  IMU e TASI ai massimi livelli.

Avete mai provato a parlare con lui? Già capirlo risulta difficile...in più ho assistito ad un incontro a proposito del V Peep....una vera vergogna sentire il sindaco dire parolacce e adirarsi quando qualche cosa non gli va a genio.

Perché dobbiamo circondarci di questo essere, che ha come unico scopo riuscire ad arrivare a una poltrona a Roma.

Non sono mai stato un fan di Ravaioli, ma almeno lui qualche cosa ha provato a farla.

Il sindaco è convinto che distrarre i cittadini con feste sul porto e fuochi d'artificio basti a camuffare il suo non fare nulla, così come il governo sperava che l'Italia andasse avanti nel mondiale perché tutti gli Italiani erano distratti dai veri problemi della nazione.

Sig. sindaco, faccia un favore alla città e si dimetta, che di fighetti in passato ne abbiamo avuti anche troppi, per la città ci vuole chi lavora.

 

GianVi - Rimini