venerdì 20 agosto 2010

Non c'è posta per te



Mi ricordo ancora quando per spedire una cartolina bastava voltare qualsiasi angolo della città e si trovava la buchetta dove imbucare le lettere.
Ovunque la città ne era piena.
Oggi la riorganizzazione delle poste Italiane ha fatto ridimensionare la cosa e anche di molto.

Piano piano le buchette sono state tolte e lasciate solo fuori da alcune tabaccherie.
Ora, almeno parlo di Rimini, si trovano solo fuori (e non sempre) dagli uffici postali.
Sicuramente l’avvento delle e-mail ha dato un taglio netto ad alcune comunicazioni postali.


Così come le cartoline ricordo dei vari viaggi, vengono sostituite dagli MMS (messaggio dal cellulare che può contenere foto o audio).
Il costo di un MMS è inferiore (0,50 cent contro i 0,60 del francobollo) e la foto di un bel paesaggio arriva subito, invece dei 3 giorni o 7 come abbiamo potuto vedere pochi giorni fa proprio su queste pagine.


Ci sono invece atti amministrativi, giudiziari e le varie raccomandate che vanno ancora spedite per posta.
Siamo obbligati in questi casi a recarci presso un ufficio postale per compiere tale spedizione.
Ma ci sono anche una quantità impressionante di spedizioni “normali” dove necessita il solo francobollo da 0,60 cent e con una busta già affrancata e pronta per la spedizione, diventa impossibile spedire la posta.


Anche in questo caso, bisogna recarsi obbligatoriamente in un ufficio postale, una vera assurdità dover sprecare così tanto tempo in file per poter solo consegnare una busta per la spedizione, i servizi al cittadino stanno svanendo tutti.
In centro più di una volta mi è capitato che stranieri ancora “poco tecnologici” e nostalgici, mi chiedessero dove poter imbucare le loro cartoline, non trovando le buchette.


Il problema si accentua ulteriormente quando, come dicevo, fuori dall’ufficio postale non è presente la buchetta delle lettere.
Proprio venerdì appena trascorso, dovendo imbucare una lettera, mi sono recato alla buchetta delle poste fuori dall’ufficio postale di via Marecchiese, quello all’incrocio con la rotonda che va in via Caduti di Marzabotto, ma per i lavori di ristrutturazione è stata chiusa anche tale buchetta.

Mi reco più avanti nel parcheggio del supermercato che si trova li vicino e dove “momentaneamente” è stato trasferito l’ufficio postale, per imbucare la mia “normale” lettera.
Una volta arrivato davanti alla struttura provvisoria, gira e rigira non c’era l’ombra di una buchetta.
Non volevo entrare poiché ci saranno state 30 persone e la fila usciva fuori.
Non potevo credere a tale assurdità.


Entro chiedendo scusa a tutti e che avrei dovuto solo consegnare una busta, logicamente le varie “casse” erano tutte piene e ogni volta che scattava un numero la gente si fiondava come un rapace sulla preda e come mi permettevo di fare un gesto venivo fulminato dagli sguardi.
Ero quasi rassegnato a non spedire la posta, anche perché mi seccava dover fare km per poter imbucare una busta.

Casualmente esce un addetto e mi permetto di chiedere se era possibile prendere la mia busta, mi risponde seccato “è già affrancata?”, certamente, la prende e la lancia oltre il bancone.
Ancora mi chiedo se arriverà mai a destinazione.
Pochi giorni fa ho letto che le poste da gennaio 2011 cambieranno il sistema delle consegne, a mio avviso dovrebbero sistemare altre cose, perché se non abbiamo possibilità di spedirle è inutile potenziare le consegne

Saluti

GianVi

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