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martedì 4 maggio 2010

Calcio finto - La fine del calcio -


Si sono spese tante parole e tante ancora se ne spenderanno a proposito dello scempio che si è verificato domenica sera 02/05/2010 alla televisione.
Parlo della partita Lazio Inter.
E’ un vero squallore vedere così alla luce del sole il marcio che c’è nel calcio.
Mio figlio di 6 anni ha cominciato quest’anno a giocare in una squadra di calcio e francamente quando lo porto agli allenamenti, vedere tutti quei bimbi piccoli correre e divertirsi dietro a quella palla è la cosa più bella che ci possa essere.
Ancora puri e incontaminati dal quel sistema che presto o tardi li inghiottirà.
Ormai è finita la stagione e vedrò se il prossimo anno lo iscriverò nuovamente, oppure lo iscriverò alla squadra di Tamburello, sport che sicuramente non tutti conoscono ma sicuramente puro.
Tornando a quanto accaduto domenica, non voglio continuare a dire le stesse cose che tutti i giornali hanno riportato.
Lo avete visto tutti come si assegna uno scudetto.
Assistiamo impotenti al dominio del dio denaro sullo sport, domenica è stata una farsa, eseguita alla luce del giorno a cui nessuno può prendere provvedimenti.
Una cosa sola può mettere fine a tutto questo e riportare il calcio al bellissimo sport che era un tempo, disdire tutti gli abbonamenti a Sky e Mediaset Premium.
Senza soldi, i nostri soldi, dovranno cavarsela da soli e si potrà forse tornare ad un umanità ormai svanita, sia in termini di stipendi ai giocatori che a tutto quello che circondo il mondo del calcio.

GianVi

lunedì 8 febbraio 2010

Ave Cesare Rimini te salutant

Ero in Piazza Tre Martiri (Ex Giulio Cesare) e stavo comprando una rivista all’edicola che si trova all’ingresso della Piazza, quella dove dietro si trova la finta e nascosta statua di Giulio Cesare.


Copia della statua

E proprio in quel momento c’erano 2 persone anziane che parlavano della statua in questione. Non volendo ho sentito i discorsi che facevano e incuriosito mi sono fermato ad ascoltare questa curiosa storia.
Tutti sapete che la Piazza in origine si chiamava Giulio Cesare in onore dell’Imperatore Romano, poiché il 12 (in molti libri scrivono il 10) gennaio del 49 a.C sul fiume Rubicone prima di attaccare disse la famosa frase “andiamo là, dove i prodigi del cielo e l'ira dei miei nemici mi chiamano: il dado è tratto” (Alea iacta est).

Il 27 giugno del 1933 Mussolini fece fare una statua dell’Imperatore da posizionare in centro città e da allora sino alla seconda guerra mondiale è stata al suo posto.
I due anziani mi spiegarono che la statua fu prelevata durante la guerra dalla caserma di Rimini dove tutt’ora viene trattenuta. E ci sono molte persone come loro che lottano ormai da anni per riavere la statua originale da rimettere al suo posto.

Originale statua di Giulio Cesare


Tutta la storia mi ha incuriosito molto e cercando qualche notizia su internet ho trovato una “possibile” spiegazione sul sito http://wikicity.info/index.php/Statua_Giulio_Cesare .
Nel leggere che il comune di Rimini si è sempre opposto al ricollocamento della statua originale nel punto originale della Piazza mette una tristezza senza precedenti.
La politica la fa sempre da padrone.

Non mi sembra che sia il busto di Almirante, o di Mussolini, ma di un Imperatore Romano che fa parte del passato della nostra città.
Perché allora non abbattere la stazione centrale di Milano, è stata fatta da Mussolini….
Passando con la mia famiglia in centro, mio figlio piccolo vedendo il piedistallo vuoto mi ha chiesto cosa fosse e a cosa servisse.

Gli ho risposto che ci sarebbe dovuta essere una statua, ma che Rimini non ha voluto per colpa di alcune persone.
Siamo nel 2010 ma purtroppo c’è sempre chi vuole boicottare il passato, il presente e il futuro.

GianVi