giovedì 28 gennaio 2010

Poste Italiane disastro nelle consegne

Non posso non “criticare” e avvisare i lettori del blog di quanto mi è capitato.
Ho comprato un oggetto via internet da un negozio di Roma del valore di 165,00€. Al suo arrivo aprendo la scatola mi accorgo che un pezzo dell’oggetto era rotto.

Contatto il punto vendita, faccio presente la cosa e molto gentilmente mi informa che restituendo l’articolo, entro 10gg mi effettuerà subito il cambio.
Mi reco alle Poste di Rimini succ. 1 via Marecchiese, e spedisco il pacco spendendo 9,00€.
Poiché passavano giorni e non avevo notizie dell’arrivo del pacco dal negozio a Roma, telefono, e il negoziante mi informa che il pacco non è mai pervenuto.
Molto sorpreso mi reco all’ufficio postale da dove ho spedito il pacco, e dopo una ricerca, l’operatore mi risponde che il corriere SDA, è passato più volte all’indirizzo ma non ha mai trovato il campanello.

Inizio ad agitarmi anche perché il negozio in questione ha delle vetrate, non è nascosto, ed è ben visibile sulla strada.
Mi consigliano di chiamare il numero verde di Poste Italiane, per vedere se ci fosse stato qualche problema di nominativo.

Telefono al numero 803.160 spiego il tutto all’operatore che controllando mi conferma che la via e l’indirizzo fornito sono esatti, ma non si sa spiegare il perché non venga trovato il luogo di consegna.
Mi viene dato il numero dell’SDA di Roma, telefono e la signorina mi informa che il pacco è stato rispedito al mittente….

Il pacco è tornato in mio possesso dopo quasi 1 mese, ho dovuto pagare 9,00 € per riprenderlo e a questo punto con tale ritardo il negozio non mi avrebbe più cambiato l’articolo, poiché passato troppo tempo.

Vado alle Poste per fare un reclamo dove chiedo il rimborso della cifra per il prodotto che non ho potuto cambiare a causa del loro ritardo nell’avermi rispedito il pacco, e dei 9,00€ per le spese dello stesso.
Dopo un po’ di giorni mi arriva la risposta di Poste Italiane con cui si sollevano da ogni responsabilità, accusando me di un errore nell’inserire l’indirizzo….quando le stesse Poste durante la mia telefonata mi avevano garantito l’accuratezza di tutto. (Successivamente poi verificata al ritorno del pacco guardando l’indirizzo sul pacco perfettamente valido).
Lettera di risposta di Poste Italiane, il cliente ha sempre torto


Nulla mi impedisce di pensare che il corriere non sapesse dove andare (eppure i Navigatori oggi li regalano ovunque), o che quel giorno si fosse scordato gli occhiali da vista non vedendo le vetrate del negozio.
A questo va sommato il ritardo mostruoso di Poste Italiane nell’avermi riconsegnato il mio pacco.
Il tutto veramente vergognoso.

GianVi

giovedì 21 gennaio 2010

Scuola elementare a rischio incidente

Ogni giorno tornando dal lavoro passo in via Codazzi, una trasversale di Via Marecchiese, e ogni giorno rischio sempre di travolgere i bambini che escono dalla scuola elementare Montessori che si trova in quella via, per colpa del poco spazio sulla strada.


Il problema non è assolutamente la scuola, ma le auto che vengono parcheggiate ai lati (sia destro che sinistro) della strada chiudendo di fatto il passaggio ai poveri bambini che escono dalla scuola.
A mio modesto parere il comune dovrebbe mettere sulla destra della strada, proprio all’uscita del cancello della scuola, dei paletti per fare un passaggio destinato ai soli pedoni, fino a metà della via.
La possibilità è garantita dal fatto che non ci sono case ma solo una recinzione che da su un campo. Garantendo così l’uscita e l’incolumità dei moltissimi bambini che frequentano la scuola.
Oltre naturalmente a sperare nella buona coscienza di chi parcheggia.

GianVi

martedì 19 gennaio 2010

Un cinema “distratto”

“Non c’è due senza tre”.
Questo e un vecchio detto che spesso ci prende, e nel caso del Cinema Multiplex le Befane di Rimini è esatto.
Penso di essere uno dei pochi che ogni tanto va ancora al cinema visto i prezzi esorbitanti e assurdi che bisogna pagare per vedere un film.

Presso il cinema in questione ho avuto alcuni problemi che vado a esporvi.
E capitato 2 volte di andare a vedere un film e con l’avvio della “pellicola” del secondo tempo il film era già cominciato da più minuti.
Mi spiego meglio, nel vedere per esempio Trasformers, si chiudeva il primo tempo in un modo, con l’inizio del secondo improvvisamente c’era una scena d’azione che non aveva senso.
Ho scritto al cinema lamentandomi del problema ma non ho mai avuto risposta.

Ho dovuto attendere l’uscita del DVD per capire cosa fosse successo, la pellicola era andata avanti di quasi 3 minuti…..assurdo.
La cosa si è ripetuta con un altro film, ho contattato nuovamente il cinema facendogli presente la cosa visto che i miei soldi erano buoni e volevo vedere il film in tutta la sua completezza, ma non ho mai ricevuto risposta e ho dovuto attendere anche qui l’uscita del DVD per vedere cosa fosse successo.

Anche in questo caso l’inizio del secondo tempo era avanti di ben 2 minuti.
Ieri 18/01/2010 complice l’uscita del film Avatar, sono andato allo spettacolo delle 17,00 per potermelo gustare e “criticare” al meglio. Arrivo alla cassa e scritto sulla vetrina c'era questa frase: "per richiesta delle case discografiche non valgono tessere e ingressi speciali" ...quasi non volevo entrare! poichè io sono un tesserato mi ritengo derubato e offeso!
Sulla mia tessera che ho comprato da loro pagando anticipatamente, c'è scritto solo che "non vale i festivi e i prefestivi", ma non c'è scritto che per i film più belli non vale! dimenticavo le scritte piccole in fondo dove si dice che la direzione fa quello che vuole! Il bello è che il cartello in questione è appeso da prima di Natale.
Chiedo di vedere il film normale in 2D ma la cassiera mi dice che loro lo hanno preso solo in 3D e devo pagare la bellezza 10,00€ (una vera follia), rimane da verificare il noleggio degli occhialini in 3D poichè ero in compagnia, non ho potuto verificare se mi sono stati addebitati anche 2,50€ appunto per il noleggio degli occhialini….che alla fine del film devo anche restituire. Una vera e propria dittatura.

Si capisce perché le persone non vanno più al cinema e così si spiega anche la pirateria. Dentro al cinema ci saranno state 50 persone, a 10,00 € l'una, se i prezzi fossero stati più bassi, magari ci sarebbero state 200 persone aumentando notevolmente l'incasso.
Per concludere cito il mio amico Alebon che ha voluto dire la sua in merito alla questione:
Se si vuole salvare il cinema dalla pirateria, non serve fare leggi che condannano a 10 anni di carcere chi copia un film (mentre un assassino esce dopo 2 anni!), occorre iniziare a battere più strade, la prima è il prezzo dell'ingresso al cinema.
La seconda che i vari attori, registi, produttori, ecc.. si accontentino a guadagnare stipendi più umani. Invece di comprarsi 4 ville, a James Cameron ne può bastare anche una sola, voi cosa dite?

GianVi

lunedì 18 gennaio 2010

Un mutuo per un gelato

E da quasi 10 anni che non assaporo più il gusto di un gelato “fresco”, e vi dirò che non ne sento la mancanza.
I vari gelati surgelati sono dei validissimi sostituti.

Con l’avvento dell’euro nel lontano 2001 le voci sulle speculazione del rincaro prezzi di determinati articoli, dovute al cambio della moneta si sono sprecate, una di quelle a mio avviso giuste, ma che nessuno a fatto notare, poiché non gli si è data e non gli si da tutt’ora importanza, è il prezzo del gelato fresco nelle gelaterie.


Quando andavo nella gelateria alla fine di via Saffi o in piazza Ferrari a prendere il gelato, c’erano le vari “dimensioni”, 1.500 lire, 2.000 lire, 3.000 lire.
Con quello base da 1.500 lire avevo 3 gusti e il gelato era abbondante, se poi si andava su quelli che costavano di più, erano giganteschi.
Con il cambio da lira a euro, inspiegabilmente le gelaterie hanno raddoppiato in maniera imbarazzante e inspiegabile il prezzo dei vari coni e coppette.
Oggi il cono minimo è da 1,80 € ….e addirittura in alcune gelaterie (dentro l’Iper di Rimini) puoi richiedere al massimo 2 gusti… (vi rammento che al cambio sono 3.485 lire), salendo al cono da 2,00 € sino a 3,00 €. Oggi se chiedete quello da 3,00€ (5.808 lire), non arriva a essere grosso come il suo predecessore da 3.000 lire. Imbarazzante.

E’ una cosa allucinante, non si può nemmeno dire che la materia prima abbia avuto aumenti tali da giustificare questi prezzi. E’ solo una vera e propria speculazione e io mi oppongo con tutte le forze.
Nessuno ha mai detto nulla in merito e va bene a tutti, tanto i soldi ci sono e la crisi…non è mai arrivata.

GianVi

venerdì 8 gennaio 2010

Un cappuccino a rischio incidente

Ogni giorno, quando sono fermo al semaforo dell'incrocio fra Via J.Planco, Via Covignano in direzione Via Panzini, sono sempre preoccupato per il possibile incidente che mi può capitare dopo 200 metri in prossimità del bar pasticceria che si trova sulla destra.

Al verde le auto e i motorini partono nelle 2 rispettive corsie e in prossimità del bar, tutte le auto e i motorini si buttano immediatamente sulla sinistra poiché trovano la loro corsia di marcia occupata dalle auto ferme davanti al bar e ogni volta che si passa di li, si rischia sempre di fare un incidente stradale.

Le leggi vanno rispettate, non si può parcheggiare in mezzo a una strada.
Ci sono i divieti di sosta che nessuno delle autorità competenti fa rispettare... e a cui nessuno importa rispettare. Metterei per un mese un vigile sempre li per fare multe a volontà a chi si ferma e vorrei vedere se le cose non si sistemano.

I posti per parcheggiare nelle vie adiacenti ci sono, ma evidentemente fare qualche metro in più non piace a nessuno.

GianVi